DA UN FORUM SULL'ARGENTINA(vedi link)

Il 13 dicembre 2005 alcuni rappresentanti dell'ex forum del Sole 24 ore, sono stati ricevuti in audizione, in maniera informale (senza verbalizzazione scritta), dalla Commissione Finanze.
Ecco il testo distribuito agli onorevoli presenti in Commissione: INTRODUZIONE
Signori Onorevoli, desideriamo innanzi tutto ringraziarvi per la concessione di questa audizione,che potrebbe convincere il potere legislativo a promuovere rapidamenteun'incisiva azione riparatrice nei confronti di quell'ampia fascia di cittadiniitaliani rimasti colpiti dal "default Argentina", che qui desideriamorappresentare, in forza di un mandato "virtuale", raccolto tramite alcuni"blog" dedicati al tema, presenti su Internet. Questa fascia di cittadiniappartiene in gran parte alla terza età, dunque persone anziane, spesso malate,che avevano accantonato i loro risparmi per le esigenze della vecchiaia. Moltedi queste persone sono del tutto inconsapevoli dei reali contorni di questavicenda, altre consce, ma del tutto impossibilitate a reagire ed a difendersi.Non si poteva lasciare sotto silenzio questo fatto gravissimo, che lede lafiducia proprio in quelle istituzioni che avrebbero dovuto difendere questaimportante fascia di risparmiatori della società, creando un grave vulnus neirapporti fra cittadini e Stato che chiede di essere urgentemente e pienamentesanato.
Il caso "bond argentini" riguarda 14 mld di Euro di risparmi italiani (che siaggiungono ai 35 circa di altri crack finanziari di società di casa nostra),impunemente sottratti a 450.000 italiani, in questo caso, a favore di un Paese9 volte più grande del nostro, con metà popolazione, con ben maggiori risorsenaturali (agricole e minerarie) di noi, in definitiva più ricco dell'Italia,che però non ha inteso onorare i suoi debiti. Quasi il 20% dell'intero debitoargentino è stato scaricato su ignari cittadini italiani, quella fascia piùesposta che dicevo poc'anzi. Ad essi era stato fatto credere che in realtà,anzichè un debito inesigibile, stavano acquistando titoli di uno stato sovrano,che pagava perfino meno di quanto aveva pagato lo Stato italiano per interessisu BOT e CCT di qualche anno prima.
La negoziazione di questi bond è affetta da gravi vizi di disinformazione, inquanto sono state taciute circostanze rivelatrici di un elevatissimo especifico rischio-paese circostanze che, se fossero state rese note, avrebberodissuaso i risparmiatori dall'investimento.
La espropriazione del risparmio italiano è stata attuata attraverso laconnivenza di più soggetti (repubblica argentina, banche collocatrici,Bankitalia, Consob, banche negoziatrici, miopia delle leggi nostrane e totalelatitanza dei nostri Governi), tale da far pensare ad una vera e propriamanovra premeditata.
Ed è proprio la concertazione con cui è stata colpita la fascia di popolazionepiù debole ed indifesa, che indigna e sconcerta. Si è trattato di un raggiroalle famose "4 vecchiette" di Fazio, praticato dalle massime Istituzioni delloStato Italiano, in concorso con uno stato-canaglia, che ha causato, assiemeagli altri crack di casa nostra, una vera e propria "strage del risparmio"secondo la definizione data da Oddo e Pons in questo illuminante libro di cuivi consigliamo un'attenta lettura (L'Intrigo - Banche e Risparmiatori nell'eraFazio" - Ed. Feltrinelli ).In realtà, siccome nulla si crea e nulla sidistrugge, si deve convenire che il risparmio italiano ha soltanto cambiatotasca, in virtù di scaltre operazioni di ingegneria finanziaria e nella piùtotale indifferenza del parlamento.
La gente si sente smarrita, abbandonata, infuriata. Ma questa gente ha ancorala forza, la dignità di reclamare un cambiamento, un gesto forte e coraggioso,un provvedimento che, per una volta, veda uniti maggioranza ed opposizione, apena della totale perdita di fiducia nelle istituzioni e di un inesorabiledeclino dell'Italia, cui siamo già fatalmente avviati. E dunque, il fatto diessere oggi stati ricevuti qui, per questa audizione, induce a credere chefinalmente ci sia la consapevolezza di affrontare seriamente il problema “bondargentini”, senza eluderlo come fatto sinora. Pertanto, siamo qui perraccogliere un concreto impegno da parte vostra, finalizzato al recupero delrisparmio e della fiducia perduti.
Roma, 13.12.2005
Presentiamo quindi la seguente
PETIZIONE
Al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi Al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi Al Presidente della Camera Pierferdinando Casini Al Ministro del Tesoro Giulio Tremonti Al Ministro degli Affari Esteri Gianfranco Fini Al Presidente Commissione Finanze della Camera Renzo Patria Al Presidente della Commissione attività produttive Bruno Tabacci Al Governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio Al Presidente della Consob Lamberto Cardia
in rappresentanza del gruppo "BOND ARGENTINA" del forum de Il Sole 24 Ore, equindi di una buona parte di quegli italiani rimasti coinvolti nel defaultargentino,
AFFINCHE'
siano risarciti i danni per la perdita del risparmio investito in bondargentini, dovendosi imputare tali danni in via solidale: - alla repubblica argentina (per avere stipulato obbligazioni con la riservamentale di non adempiere); - alle banche collocatrici, le quali, per lucrare commissioni e spreadsaltissimi, hanno collocato bond formalmente indirizzati agli investitoriistituzionali e perciò privi di prospetto informativo, ma in realtà destinatialla massa dei risparmiatori, nonostante che non fossero adatti a loro a causadell'alta rischiosità, conosciuta dalle banche ma tenuta nascosta airisparmiatori; - alla Banca d'Italia, per non essere intervenuta a bloccare l'ingresso deibond in Italia ed avere addotto la risibile giustificazione di non averne ipoteri, che invece le erano riconosciuti dalle cosiddette "istruzioni divigilanza per le banche", titolo IX, cap. 1 ove si afferma: "La possibilità chesi formi e si sviluppi un mercato spesso e ordinato di titoli di debito privatiè direttamente collegata all'efficacia dei controlli volti a garantire lastabilità e l'efficienza del mercato stesso. Controlli che impediscano un graveturbamento nell'afflusso dei titoli sul mercato, favoriscano il correttooperare dei meccanismi concorrenziali, la trasparenza nella formazione deiprezzi, la tutela del risparmiatore": tali poteri dovevano essere usati: perl'impatto macro-economico delle emissioni; per i prezzi artefatti dallapresenza di uno stabilising manager; per la segretezza (cioè mancanza ditrasparenza) delle informazioni contenute nelle offering circulars, perl'obiettiva rischiosità dei titoli; per il fatto che la Banca d'Italia hacomunque riconosciuto di essere competente quando ha bloccato l'ingresso a 52emissioni nel 2002 (dichiarazione dello stesso governatore durante la riunionedel CICR 8.07.03) ed ha bloccato l'ingresso delle nuove emissioni Brasile nelcorso del 2005; - alla Banca d'Italia, per avere disatteso l'istanza, formulata in data 16febbraio 2005 dall'on. Bruno Tabacci (pres. Comm. Attività produttive) diavviare una indagine sui bond argentini venduti dalle banche nell'imminenza deldefault; - alla Consob, per non avere impedito la vendita in Italia fra i piccolirisparmiatori di titoli argentini, ben sapendo che i titoli erano adatti"unicamente ad investitori speculativi in condizione di valutare e sostenererischi speciali" e che le offering circulars vietavano la diffusione dellenotizie in esse contenute e quindi ponevano le premesse per un formageneralizzata di insider trading, consentendo alle banche di negoziare i titoliArgentina, spesso con altissimi spreads e/o cash collaterals, avvalendosi delleasimmetrie informative, posto che gli investitori istituzionali "sapevano",mentre i piccoli risparmiatori non sapevano, né potevano sapere, a causa dellasegretezza delle "offering circurals": si ricorda la seguente definizione diinformazione privilegiata: "informazione specifica di contenuto determinato, dicui il pubblico non dispone, concernente strumenti finanziari o emittenti distrumenti finanziari, che, se resa pubblica, sarebbe idonea ad influenzarnesensibilmente il prezzo"; a ciò si aggiunga che le offering circularsprevedevano la figura di un manager stabilizzatore del prezzo, che potevasostenere il prezzo o desistere a sua insindacabile discrezione, alterando intal modo l'andamento del mercato e anche di tale inquietante figura nulla è maistato detto ai piccoli risparmiatori; - alle banche negoziatrici, responsabiliper non essersi procurate, nella maggior parte dei casi, neppure le offeringcirculars, di avere dolosamente o colposamente taciuto notizie importanti,perfino dopo che l'Argentina aveva promulgato in data 14/11/2000 la "Ley deemergencia-economico-financiera n. 25344", che praticamente dichiara un defaultinterno; per essere state sanzionate dalla Consob a causa delladisorganizzazione concernente le procedure informative; per aver aggravato ildanno dei piccoli risparmiatori, inducendoli a non accettare l'OPS con lapromessa di agire presso l'ICSID mentre a distanza di 5 anni dal defaultnessuna iniziativa è stata assunta, rischiando di far incappare in prescrizionie decadenze i piccoli risparmiatori in ingenua attesa; - al Parlamento italiano per avere lasciato in mano alla Consob uno strapoterenormativo che ha creato l'escamotage di qualificare come lecita la vendita inItalia di strumenti finanziari esteri riservati ad investitori istituzionalisenza alcuna informazione specifica e senza alcun documento informativo, con latragicomica scusa (in realtà è un'aggravante) che è stato inventato unostrumento elusivo degli obblighi informativi della OPV; - al Parlamento italiano per avere approvato il nuovo articolo 2412 cc senzarenderlo applicabile a tutti i casi pendenti e senza rendere la banchenegoziatrici responsabili della solvenza degli emittenti (sia società che statiesteri) ogni volta che esse vendono prodotti finanziari riservati adinvestitori istituzionali e privi di prospetto informativo; - al Parlamento italiano per avere lasciato i propri cittadini indifesi difronte all'arroganza della Repubblica argentina e degli altri corresponsabili,spingendoli verso un enorme contenzioso giudiziario, che danneggia sia lafiducia nelle istituzioni e nelle banche, sia la funzionalità dellamagistratura . POICHE' TROPPO TEMPO E' ORMAI TRASCORSO INVANO, I PICCOLI RISPARMIATORICHIEDONO: CHE GLI OPPORTUNI RIMEDI VENGANO IMMEDIATAMENTE INSERITI NELLE LEGGI DIACCOMPAGNAMENTO ALLA FINANZIARIA, OVVERO IN DECRETI LEGGE CON ESPRESSOPREAVVISO CHE, IN CASO DI ULTERIORE INERZIA, SE NE INDIVIDUERANNO IRESPONSABILI, SU CUI SI INDIRIZZERA’ IL MALCONTENTO DEI CITTADINI INTERESSATIDA QUESTO E DAGLI ALTRI CASI DI DEFAULT, MALCONTENTO CHE VERRA’ ESPRESSO INPARTICOLARE IN OCCASIONE DELLE PROSSIME ELEZIONI. INOLTRE SI AVVIERA’ UN ESTESOCONTENZIOSO LEGALE, TALE DA PARALIZZARE LA GIA' PRECARIA FUNZIONALITA' DELLAGIUSTIZIA ITALIANA.
I FIRMATARI DELLA PETIZIONE CHIEDONO INFINE UNA RISPOSTA SCRITTA CIRCA GLIIMPEGNI CONCRETI CHE VERRANNO PRESI A SEGUITO DI QUESTA AUDIZIONE, PREAVVISANDOSIN D’ORA CHE, OVE QUESTI NON DOVESSERO SODDISFARE LE ATTESE QUI ESPRESSE, ESSISARANNO PRONTI A DENUNZIARE I FATTI QUI DELINEATI ALLE SEDI OPPORTUNE,RIVOLGENDOSI ANCHE ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI. A titolo esemplificativo, si propone
1) ai parlamentari, i quali siano personalmente informati di fatti costituentireato, di denunciarli alla magistratura e di fornire le prove a lorodisposizione;
2) al parlamento di rendere applicabile il nuovo articolo 2412 cc. a tutti icasi non prescritti e di estenderlo a tutti i bonds (sia societari che statali)introdotti e distribuiti in Italia senza prospetto informativo, non essendoconcepibile che dal febbraio 2004 le banche paghino SEMPRE e per i fattianteriori non paghino MAI, dovendosi ritenere il nuovo art. 2412 cc. una normacostituzionalmente necessaria per la tutela del risparmio ai sensi dell'art. 47Cost ;
3) al parlamento di rendere fiscalmente deducibile dal reddito complessivo laperdita dovuta all'investimento in bond argentini, dovendosi prendere atto lasomma investita aveva già pagato l'Irpef e quindi la relativa perditadev'essere deducibile dall'Irpef e non dal capital gain dei prossimi 4 anni, inquanto molti risparmiatori hanno perso tutti i risparmi e quindi non hanno piùnulla da investire per ottenerne un nuovo capital gain, mentre coloro i qualihanno perso solo parte dei risparmi hanno subito danni caratteriali tali, percui preferiscono custodire i risparmi sul conto corrente e non si azzardano afare nuovi investimenti su consiglio delle banche, che li hanno traditi;
4) al parlamento di approvare con sollecitudine il Dll Benvenuto (numero 6124)sul regime fiscale e delle spese da applicare ai processi promossi dai piccolirisparmiatori, nonché di introdurre la "Class action" alla americana e cioèsenza la riserva in favore delle associazioni dei "consumatori (giacché ilrisparmio viene definito come "quella parte di reddito che viene sottratta alconsumo" e quindi la tutela del risparmiatore non può essere affidata allostesso soggetto che è organizzato per la tutela del consumatore, come del restoè dimostrato dal fatto che le associazioni dei consumatori hanno dormito permolti anni sul caso Tangobond e fino ad ora hanno prodotto risultati nulli)
Estensore e primo firmatario della petizione, a disposizione per eventualichiarimenti e documenti: Avv. Prof. Anna Campilii- Via Zarotto, 47- 43100 PARMA A prescindere dall'esito della petizione presentata nel corso dell’audizionetenutasi in data 13.12.2005 in sede di Commissione Finanze alla presenza, fragli altri, dell’On. Renzo Patria, (petizione consegnata a mano alla delegazioneparlamentare presente alla audizione) i sottoscritti firmatari chiedonorisposta a tutto il Parlamento alle seguenti
DOMANDE
1. Chi ha consentito (e perché) che 14 mld di Euro di debito argentino (quasiil 20% dell’intero ammontare) siano stati venduti ai piccoli risparmiatoriitaliani, mentre in Francia, Inghilterra, Paesi Bassi, Spagna, USA risulta chenessun piccolo risparmiatore è stato coinvolto?
2. perchè sono state ignorate le disposizioni contenute nelle offeringcircular, che vietavano la rivendita retail?
3. perchè dal punto di vista giurisprudenziale il successo delle cause dipendeancora da una questione formale di contrattualistica e di tipologia dellanegoziazione, quando il vero nocciolo è che quei bonds semplicemente nondovevano circolare come prescritto in USA e UK?
4. perchè nessuna sanzione è stata applicata a Fazio e Bankitalia su questoaspetto, che ha impoverito mezzo milione di Italiani, mentre si è fatto un granchiasso per il caso BPI?
5. perchè il Governo non se ne cura? Quali interessi copre?
La petizione e le domande sono condivise dai seguenti rappresentanti del Forumdedicato al tema “Bond argentini” (presente sul sito http://www.ilsole24ore.com/),presenti all’audizione suddetta:
Orlando ... Silvia ... Gianfranco ... Gabriella ...
Roma, 13.12.2005
Oltre al documento di carattere generale è stata allegata copia della petizionepresentata il 21/09/2005 in cui si chiede l'applicazione retroattiva dell'art.2412 c.c estendendo l'ambito applicativo oltre che ai bond societari comeprevisto dalla norma anche quando gli emittenti siano degli Stati sovrani.
La parte finale del documento presentata alla commissione delle finanze è statamessa nella casella per la posta di tutti i deputati. Vi allego copia:
Alla c.a dei Deputati alla Camera A prescindere dall'esito della petizione presentata nel corso dell’audizionetenutasi in data 13.12.2005 in sede di Commissione Finanze alla presenza, fragli altri, dell’On. Renzo Patria, (petizione consegnata a mano alla delegazioneparlamentare presente all' audizione) i sottoscritti firmatari chiedonorisposta a tutto il Parlamento alle seguenti
DOMANDE
1. Chi ha consentito (e perché) che 14 mld di Euro di debito argentino (quasiil 20% dell’intero ammontare) siano stati venduti ai piccoli risparmiatoriitaliani, mentre in Francia, Inghilterra, Paesi Bassi, Spagna, USA risulta chenessun piccolo risparmiatore è stato coinvolto?
2. perchè sono state ignorate le disposizioni contenute nelle offeringcircular, che vietavano la rivendita retail?
3. perchè dal punto di vista giurisprudenziale il successo delle cause dipendeancora da una questione formale di contrattualistica e di tipologia dellanegoziazione, quando il vero nocciolo è che quei bonds semplicemente nondovevano circolare come prescritto in USA e UK?
4. perchè nessuna sanzione è stata applicata a Fazio e Bankitalia su questoaspetto, che ha impoverito mezzo milione di Italiani, mentre si è fatto un granchiasso per il caso BPI?
5. perchè il Governo non se ne cura? Quali interessi copre?
La petizione e le domande sono condivise dai seguenti rappresentanti del Forum dedicato al tema “Bond argentini” (presente sul sito http://www.ilsole24ore.com/),presenti all’audizione suddetta:
Orlando ... Silvia ... Gianfranco ... Gabriella ...
Roma, 13.12.2005
Modificato da Mari0 6 - 12/2/2006, 16:21
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Resoconto della giornata, scritto da Orlando:
Dalle 9 alle 11 abbiamo manifestato davanti la piazza Montecitorio. Steso ilnostro striscione e un cartello, con alcune delle frasi inviate attraversi ilforum, distribuiti una cinquantina di manifestini tra i passanti che sifermavano a chiedere informazioni. Alle 11 siamo stati chiamati per l’audizione e la manifestazione continuata dachi non era ammesso alla riunione. L'audizione è avventa alla presenza della commissione finanze presenti glionorevoli Gianpietro Scherini ,Mario Lettieri,Benvenuto Giorgio ,LuigiOlivieri, Marco Zacchera della commissione finanze e due consiglieri Solia eProfili. .Quali sono state le domande poste su cui vi è stato un approfondimento: 1) Tutela legale da parte dello Stato ? Nessuna risposta!
2) Class Action (possibilità di fare cause di gruppo) ‘ Risposta Lettieri : noi abbiamo già licenziato alla Camera un testo per talitipi di azioni con più soggetti . Tale testo è fermo al Senato.
3)Possibilità economiche da parte dell'emittente (Argentina) di onorare leproprie obbligazioni e volontà di farlo? Risposta a parte del governo Argentino vi è stata volontà di non pagare, lecapacità finanziarie del paese e le migliorate condizioni economicheultimamente avrebbero permesso di fare di più. Non vi è la volontà di farlo.Olivieri : è uno stato abituato a dichiarare default ogni 10 anni. Per questoio ho consigliato di vendere le obbligazioni. Nel progetto della TFA non cicredo. Non approderanno a risultati tangibili. L’Argentina si rifiuta dipagare. 4)Perchè la 4703 (proposta di legge che prevedeva un rimborso tra il 60/70% acura delle banche è stato bocciato) ? Risposta :Il testo è stato bocciato perché se le banche restituivano dei soldiai risparmiatori avrebbero pagato meno tasse (bocciato per mancanza dicopertura finanziaria).
5)Offerta di concambio dell'Argentina e la posizione di Stock in merito? Olivieri: La TFA doveva aver cominciato a difendere i risparmiatori. Il 21 didicembre 2005 si entra nell’ultimo anno utile, poi vi è la prescrizione delleazioni nei confronti delle banche.
6)Responsabilità delle banche ( che stanno perdendo molte cause con irisparmiatori,sanzioni nei confronti di grandi istituti, proposte di una bancadi restituire i risparmiatori il 60% ai propri clienti; siano chiari indici digravissime colpe o di dolo) ? 7) responsabilità della Consob ? 8) responsabilità della Banca d'Italia ? Sugli ultimi tre punti come intende muoversi il governo? Risposta: Le banche hanno un potere immenso, sono proprietarie dell’industria edi tantissimi beni e godono di tante protezioni. Le vicende di questi giornidicono che la magistratura sta indagando a tutto campo. Siamo in attesa degliesiti.
9)Quali sono state le pressioni, di carattere diplomatico, esercitato neiconfronti dello stato estero? Lo stato italiano ha fatto delle pressioni solo attraverso il rappresentante alFondo Mondiale internazionale. Si pensava che l’Argentina fosse costretta adoversi sedere al tavolo da impellenti necessità di capitali e poter trovare unaccordo. Ci sbagliavamo. L’Argentina ha cominciato a sviluppare commerci con laCina esportando cereali e soia ecc, ha così avuto introiti sicuri di denaroe lapossibilità di snobbare l’FMI. Poi l’accordo raggiunto con il Venezuela ha datoulteriori chances al presidente Kirchener. Il viaggio in Argentina da parte dialcuni deputati è stato fatto a livello personale. Un intervento diretto delMinistro degli Esteri lo dovete chiedere voi . 10) compensazione legale per le cause portate davanti al giudice dairisparmiatori in caso di sentenza sfavorevole ? Risposta: non è possibile accogliere tale tipo di richiesta. 11)Cosa si potete dire dell’art 46 della finanziaria (dove si prevede unristoro per i risparmiatori incorsi in crack)?
Olivieri : " Bisogna dire la verità alla gente". L'articolo 46 della finanziaria (ristoro ai risparmiatori incappati nei crack)è solo una mossa con finalità di carattere elettorale. Per essere coerenti(prendere i fondi dormienti e pagare) con il testodell'articolo 46 servono degli strumenti che nessuno ha preparato ne si haintenzione di preparare.Non vi è il tempo per preparare: il governo il 9 difebbraio cessa le sue funzioni legislative e si và alle elezioni. PER MANCANZA DEI TEMPI TECNICI: tutto passa al prossimo Parlamento/Senato. E per quello che mi riguarda anche iprossimi rappresentanti degli italiani non potranno far nulla per irisparmiatori!
Commento : In tanti diranno " io lo sapevo". Però, in tanti magari ci sisperava. Tutto l’arco costituzionale ha letto nel nostro investimento un fatto dicarattere privato. lasciandoci da soli. Non vi è stata sino ad oggi una volontàdi carattere politico per risolvere la nostra vicenda con leggi o provvedimentiad hoc. Le singole proposte di alcuni deputati sono state subitostralciate.L’articolo 47 (tutela del risparmio in tutte le sue forme rimanesolo una norma costituzionale inapplicata nel nostro caso e nei casi precedenti(Parmalat,Cirio,ecc). Dobbiamo incassare e lasciare la politica nel cassetto; o abbiamo il diritto dipungolarli all'infinito?
Vi allego la posizione (preannunciata) del rappresentante del governo allacommissione esteri presente alla riunione di ieri
Testo inviatomi in e:mail con preghiera di riportare nel Forum
ORDINE DEL GIORNO
La Camera dei Deputati,
- preso atto che il Governo ha opportunamente inserito nella così’ detta LeggeFinanziaria 2006 un capo in cui si prevede la costituzione di un fondo peralmeno parzialmente indennizzare i cittadini che abbiano subito perditefinanziarie con i cosiddetti “tango bond” emessi dalla Repubblica Argentina eper altre operazioni finanziarie sulle quali sta indagando la Magistratura, - preso atto altresì che tale fondo verrà finanziato con fondi bancari edassicurativi giacenti e non reclamati da tempo da Enti o persone che neavrebbero avuto diritto, - ricordata la grande emergenza sociale legata a questa situazione che hatoccato centinaia di migliaia di risparmiatori, spesso privandoli di gran partedel loro patrimonio a volte frutto di sudati e modesti risparmi; - che occorre avere certezze sui tempi e sui modi del rimborso ai risparmiatorinonché sull’entità dei fondi effettivamente disponibili
IMPEGNA IL GOVERNO
- ad emettere al più presto l’opportuna normativa atta a rendere di pratica econcreta attuazione questa valida iniziativa per poter così, almeno in parte -ma con tempi celeri - venire incontro alle necessità dei predetti risparmiatoriche spesso sono persone anziane o di modeste condizioni economiche, - a continuare azioni di pressioni internazionale sulla Repubblica Argentinaaffinché questo stato riconosca il proprio debito ed offra condizioni dirimborsi meno penalizzanti per i risparmiatori; - ad accertare eventuali responsabilità dei singoli istituti di credito che,proponendo questo tipo di investimenti, hanno di fatto spesso scaricato suirisparmiatori parte del loro compromesso monte titoli.
Roma, 13 dicembre 2005
On. Marco Zacchera

Alla fine della riunione (durata circa due ore ) siamo riusciti ad avere uncolloquio con il deputato di FI Cesare Campa (presenti Franco, Silvia,Orlando).Il sig. Campa è un deputato Veneto. Che sul suo sito dichiarava disponobilitànei confronti del nostro problema;bond argentina Avvicinato da me il 21 di novembre gli ho consegnato la documentazione e larichiesta di seguirci informandoci. Successivamente, controllando la votazione nominale n.67 del 3/3/2005sull'emendamento 42.0201(bond argentina) al Ddl 3436 (tutela del risparmio) èrisultato c nell'elenco tra quelli che hanno votato no. Si è chiesto spiegazioni, informandolo della nostra presenza a Roma il 13. Ha accettato, e nella giornata di ieri ce le ha fornite. Chiarendo anche qualepuò essere il suo interessamento attivo in futuro.
...e quello di Silvia (Silveli)
In breve la sintesi della giornata: La partecipazione alla manifestazione c'è stata , oltre agli "storici", c'erano vari altri partecipanti, tra cui provenienti da Torre del Greco, Firenze, Padova e due rappresentanti della Federconsumatori. Circa l'audizione, confermando quanto già raccontato da Orlando, si possono tuttavia trarre delle conclusioni, che, personalmente, ritengo comunque positive ed incoraggianti, nel senso che si è aperto una canale comunicativo. 1) Abbiamo distribuito il testo sopra riportato, ma poi, ognuno di noi, io, Orlando e Franco, abbiamo parlato a braccio, ponendo l'accento ognuno sugli aspetti che stanno più a cuore: Orlando sulla necessità anche di una più decisa mossa politica nei confronti dell'Argentina, che prenda anche spunto dalla posizione di censura, presa ultimamente dal governo inglese nei confronti dell'Argentina per il precedente di "moral hazard" che questo caso rappresenta, e di una mossa incisiva per costringere le banche a rispondere per dei titoli venduti senza le informazioni da loro detenute. Franco, sul fatto che l'Argentina dimostrerebbe di avere tutte le risorse per far fronte al suo debito e che quindi bisognerebbe insistere su quel versante, per avere ragione dei nostri danari. Io, come potete immaginare, sul ruolo colpevole delle banche e sulla connivenza, moralmente inaccettabile e scandalosa, degli organi preposti alla vigilanza, in questa vicenda, che, via via che si svela in tutti i suoi contorni, appare sempre più "surreale", al punto che si parla di risparmio "tradito" proprio da chi doveva tutelarlo (richiamando il bel libro di Oddo e Pons che ho suggerito di leggere accuratamente). Ho rappresentato questo vero e proprio "grido di dolore" dei risparmiatori, le famose "4 vecchiette" (e Olivieri ha ricordato e precisato la circostanza in cui si Fazio si espresse così, al punto che Olivieri stesso gli ha chiesto "ma non si vergogna?"- dice che è a verbale...), e non ho potuto fare a meno di fare cenno alla ex-Cirielli, che rischia di diventare un incentivo a tali pratiche nefaste, confermando quella progressiva distanza, incomunicabilità, tra governati e governanti, legiferando questi ultimi in totale controtendenza al senso comune dei primi, che vorrebbero invece inasprire le pene per tali tipi di reato. (A proposito: avete letto che ora anche il ministro Alemanno ha detto che bisogna dare una stretta al Ddl Risparmio, dopo i recenti sviluppi del caso BPI? Battiamo il ferro anche con lui??) Hanno ascoltato , dando comunque la percezione che almeno la piena e chiaraconsapevolezza del problema sia ben consolidata, così come pure quella deglienormi ostacoli per venirne a capo. Come detto, Benvenuto ha riportato dettagliatamente i passi fatti dal suo gruppo nel tempo (come del resto aveva già ampiamente illustrato a noi nelle email che abbiamo riportato sul forum), rispetto ai quali la controparte ha ribadito il concetto della loro proposta dei fondi dormienti bancari ed ora anche assicurativi, ma continuamente smentiti dalla opposizione, per i motivi che vi ha ben spiegato Orlando nell'altro post (l'inevitabile gioco delle parti...). Di fatto, alla fine, anche quelli della maggioranza, si sono arresi all'evidenza, dicendo che comunque avrebbero approfondito le nostre proposte. Il messaggio, in particolare da parte dell'opposizione - che, infatti, per non creare sin dall'inizio false illusioni, ha subito premesso che sull'aspetto "rimborsi" sarà difficile fare alcunché anche da parte di un possibile prossimo governo di sinistra - pertanto è questo: "Fate causa alla banca". Olivieri ha poi spiegato che proprio lui , che è trentino (ed è avvocato), ha suggerito la soluzione dei rimborsi con il sistema dello zero-coupon 15ennale alle Casse Rurali Trentine, che hanno costituito una possibile soluzione accettabile. Abbiamo pertanto chiesto, con insistenza, se almeno c'è la VOLONTA' di affrontare la questione almeno in quegli altri aspetti (fiscali e normativi) che potrebbero dare sollievo. Ma su questo non sono riuscita ad ottenere una risposta chiara, ma immagino che vorranno prima approfondire i punti abbiamo indicato come prioritari e che abbiamo riportato nel nostro documento. Per cui dovremo incalzarli su questo nei prossimi giorni. Lettieri o Olivieri, visto che ormai si è a fine legislatura e dunque non c'è più tempo per nulla, hanno suggerito di porre la questione ai due candidati premier, per chiedere direttamente a loro che cosa hanno in programma e come vorranno affrontare la questione durante il loro governo (Lucy, prendi nota....) 2) Abbiamo fatto 100 copie della parte finale del documento (domande) per inserire nelle caselle postali dei parlamentari. Benvenuto ha chiesto alla segreteria della Commissione di farne altrettante copie, in modo da spedirle tutte secondo la prassi ai parlamentari. Dunque, la notizia di noi, della nostra azione e dell'audizione sarà ulteriormente diffusa. 3) Circa la bozza di denuncia alla Procura della Repubblica che gli onorevolipotrebbero fare a titolo individuale, qualora non si potessero avviareiniziative parlamentari, l'on. Benvenuto mi ha precisato che, in qualità diparlamentari, non possono fare tale tipo di denuncia. Possono però fare un"esposto", e pertanto hanno preso buona nota della bozza del testo predisposto,a tal fine. Cercheremo di seguire affinchè ciò avvenga e venga dato tutto ilpossibile risalto. 4) Oggi ho ricevuto la telefonata dell'esponente del Governo che ha tenuto a precisare che non bisogna lasciarsi trarre in errore dall'impressione che il governo non abbia fatto nulla mentre tutte le iniziative siano appannaggio dell'opposizione. A tale riguardo, pur confermando che , in effetti sì, al momento non ci sarebbe copertura per iniziative di carattere economico, si dice disponibile per approfondire quelle normative ed a tale riguardo vorrebbe metterci in contatto con l'Avv. Taormina, che ha la professionalità e la sensibilità al tema, per esprimersi sulle nostre proposte. Ho dato questa disponibilità, ma, ovviamente mi servirà l'appoggio professionale degli esperti in materia e penso che Anna C. sia la persona giusta. Circa l'ipotesi della commissione d'inchiesta, ha ribadito (anche in audizione era stato detto ciò) che secondo lui non ci sono i tempi tecnici e forse non è utile. A mia volta, ho ribadito che invece tutto quello che può far luce sul caso e diventare di dominio pubblico, aiuta.... Ha sorvolato. Con l'occasione gli ho chiesto se si potesse invece prefigurare un intervento che tenda a rivedere i termini della prescrizione (farla scattare non dal momento del default, 2001, ma dalla pubblicazione dell'OPS, febbraio 2005, che è il vero momento in cui si palesa e si circostanzia con cifre la reale volontà dell'Argentina di non far fronte ai propri obblighi, mentre il 2001 poteva essere solo un termine di partenza della moratoria. In fondo, se, dopo 4 anni, avessero ripreso gli impegni, più o meno come prima, forse nessuno di noi avrebbe eccepito...). Anche su questo mi ha detto di parlarne con Taormina. Su questi aspetti ora vorrei sentire anche Olivieri, che è avvocato anche lui. Non è un vero e proprio verbale ma una elaborazione mnemonica di quello che è successo ieri (ed oggi).

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