CON GRANDE DOLORE

porto alla vostra attenzione un problema che merita più di un approfondimento e da teste ben migliori della mia.

E' un fatto che ,come nel caso dei tango bond le cui sentenze sono state oggetto di larga pubblicazione, abbiamo assistito ad una grande varietà di giudizi.
Ciò è logico quando un caso differisca sostanzialmente dall'altro.
Non lo è più quando dallo stesso contesto si ricavano conclusioni diverse , come sembra sia nel caso di cui sopra.
Non lo è più quando pare che le informazioni tecniche e storiche a disposizione dei Giudicanti ,siano così diverse da stravolgere le conclusioni (abbiamo letto sentenze nelle quali si diceva che l'Argentina aveva subito UN abbassamento di rating(marzo 2001)).
Pare dunque che la legge sia uguale per tutti , ma che la applicazione della giustizia dipenda da fattori assai più fortunosi.

Rimettiamo tale questione alle mani di chi legifera e alle coscienze di chi e' chiamato a giudicare.

Ci appelliamo inoltre tanto a chi legifera quanto a chi giudica perchè si possa realizzare una concertazione tra il potere legislativo e quellogiudiziario e la reciproca esperienza ,scambiata tra Parlamento e Magistratura,possa portare a soluzioni più efficaci di un problema che riguarda almeno due milioni di Italiani (450 mila gli acquirenti dei bond :ma essi hanno anche famiglia).Ricordimo che ci risulta l'Argentina abbia blindato con una legge il pagamento del debito estero.Mentre non auspichiamo certo sentenze che portino un pregiudizio a favore dei cittadini italiani , troviamo tuttavia singolarmente doloroso che ,nel caso si dovessero verificare giudizi erratamente sfavorevoli, essi cittadini soccombano,non solo a spade straniere,ma ,danno e beffa, anche a quelle italiane che essi ed i loro padri hanno contribuito a forgiare.

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